Volkswagen chiuderebbe gli stabilimenti in Germani vediamo insieme cosa sta succedendo.
Volkswagen sta valutando la chiusura di alcuni stabilimenti in Germania a causa di una crisi legata alla riduzione delle vendite di auto elettriche e alla necessità di tagliare i costi di produzione. Questo segna un momento critico per l’azienda, che ha già annunciato un piano di risparmio di 10 miliardi di euro entro il 2026, ma potrebbe dover ridurre ulteriormente i costi di 2-3 miliardi di euro. La decisione riguarda in particolare uno stabilimento di produzione di veicoli e uno di componenti, considerati obsoleti.
Le difficoltà di Volkswagen sono legate alla competizione crescente da parte di nuovi attori nel mercato europeo delle auto elettriche, specialmente dalla Cina, e all’alto costo della transizione verso la mobilità elettrica. Questo ha comportato un calo di competitività della Germania come sede di produzione. Inoltre, i sindacati, in particolare IG Metall, si oppongono con forza a questa decisione, poiché potrebbe mettere a rischio fino a 110.000 posti di lavoro.
Il contesto economico complessivo, caratterizzato da un rallentamento dell’economia tedesca e un calo delle vendite di veicoli elettrici, rende questa una situazione particolarmente delicata per Volkswagen, che si trova a dover gestire una perdita storica nei primi trimestri del 2024.
I tempi d’oro, quindi, stanno per finire. Il marchio tedesco sta infatti perdendo quote di mercato in Cina: nella prima metà dell’anno, le consegne ai clienti cinesi sono calate del 7% rispetto allo stesso periodo del 2023. L’utile operativo del gruppo è crollato dell’11,4% a 10,1 miliardi di euro. Le scarse prestazioni di vendita nella Repubblica popolare sono il risultato di una società che sta privilegiando i marchi locali di veicoli elettrici, in particolare BYD e AION.
Quindi, in conclusione, la Cina sta diventando un problema inerente alle case automobilistiche.