Hi, How Can We Help You?
Settembre 25, 2024

Gruppo Stellantis in crisi

Gruppo Stellantis in crisi

Purtroppo i numeri continuano a calare, tanto da far spaventare operai e il gruppo.
Nel 2023, secondo i dati sindacali, Stellantis ha prodotto in Italia 751 mila veicoli, di cui 521 mila auto e 230 mila veicoli commerciali. Negli ultimi 17 anni, dal 2007 al 2024, la produzione di auto in Italia di Fiat si è ridotta di quasi il 70%, da 911 mila alle 300 mila stimate. Delle 505 mila auto vendute in Italia. I sindacati hanno citato anche la crisi di Volkswagen,in Germania.

I sindacati Fiom, Uilm e Fim hanno convocato per il 18 ottobre uno sciopero nazionale per tutti i lavoratori del settore organizzando una manifestazione a Roma, che si concluderà in piazza del Popolo. Lo sciopero durerà 8 ore e riguarderà l’intero settore. E’ stato indetto in un momento di particolare crisi del gruppo Stellantis: migliaia dei suoi operai sono attualmente in cassa integrazione o lavorano con contratti di solidarietà.

Le richieste dei sindacati – “La situazione è molto grave, servono risposte da Ue, governo, Stellantis e aziende della componentistica”. Hanno evidenziato i sindacati nel corso della conferenza stampa che ha annunciato l’agitazione di otto ore. Nel loro intento, la manifestazione servirà “a difendere l’occupazione e costruire il futuro dell’industria dell’auto”.

La risposta dell’azienda – “Stellantis conferma volontà e impegno nel trovare soluzioni condivise per affrontare le sfide che riguardano il settore automotive, prima fra tutte quella della transizione energetica, che non è più rinviabile e necessita misure ingenti e urgenti per essere portata a compimento”.
Lo afferma l’azienda dopo l’annuncio dello sciopero dell’automotive.  “Accogliamo con favore l’indicazione del ministro Urso – spiega Stellantis – di un fondo europeo per sostenere la transizione, identificando nell’accessibilità dei modelli elettrici il principale freno al decollo di questo mercato. Infatti, la produzione di modelli dipende dalla domanda dei clienti, per i quali l’accessibilità è il primo criterio di acquisto: per avere prodotti accessibili è necessario ridurre i costi di produzione, a partire dall’energia. Senza dimenticare la necessità di una spinta culturale forte, senza tentennamenti. Siamo fiduciosi che la stretta collaborazione con le organizzazioni sindacali e con il governo italiano ci permetterà di trovare soluzioni efficaci e sostenibili per il nostro futuro comune, trasformando questa crisi in opportunità per fare dell’Italia il Paese guida della transizione”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà reso pubblico.

This field is required.

You may use these <abbr title="HyperText Markup Language">html</abbr> tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

*This field is required.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Chatta con noi
1
Hai bisogno di aiuto?
Ciao!
Come possiamo aiutarti?