Dopo l’annuncio ufficiale della Volvo tocca alla Maserati affrontare un’importante rivoluzione cominciando a produrre le sue prime vetture elettriche.
A convincere Sergio Marchionne, che ha affermato più volte la propria “antipatia” per le auto elettriche e gli elevati costi da dover sostenere, è stato sicuramente il picco di vendite registrato nei primi mesi del 2017, con ben 25 mila veicoli distribuiti in tutto il mondo.
Un dato che non lascia più dubbi all’amministratore delegato del gruppo FCA di voler investire nell’elettrico con una serie di modelli a zero emissioni che andranno probabilmente ad arricchire la gamma già esistente o anche vetture completamente inedite.
Molto probabilmente la versione elettrica firmata Maserati sarà quella del coupè Alfieri, già presentato al Salone di Ginevra 2014 con motore normale twin-turbo benzina sportscar V6 e disponibile anche in versione spider. Un modello, una volta elettrificato, che scenderà in diretta concorrenza con alcune vetture di lusso del settore come la Porsche 911.
La decisione di Maserati si allinea con la scelta di tante altre case automobilistiche, come Volvo e BMW, ma anche alla richiesta del mercato. Come lo stesso Marchionne ha annunciato: “Non ci sono dubbi sul fatto che la domanda di auto elettriche crescerà e Maserati darà un contributo all’elettrificazione del gruppo”.
Inoltre l’amministratore delegato di FCA ha tenuto sicuramente in considerazione le nuove normative europee che disciplineranno l’utilizzo di vetture elettriche a partire dal 2021 e l’installazione di nuove colonnine di ricarica per questa tipologia di vetture che avverrà in tutta Italia entro il 2020.
Il nuovo modello a emissioni zero della Maserati sarà quindi motivo di compensazione delle vetture più inquinanti della gamma: quelle dei motori V6 e V8.
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